La fonduta al formaggio è più di un semplice piatto: è un’esperienza. Quando arrivano i giorni freddi, amici e familiari si riuniscono attorno alla pentola fumante. E ogni volta sorge la stessa domanda: quale vino si abbina meglio alla fonduta?
Come commercianti di vino, sappiamo bene che la scelta del vino giusto può esaltare notevolmente il piacere del pasto. E anche se i vini svizzeri sono una scelta ovvia, il mondo del vino offre molte alternative interessanti. In questo articolo vi presentiamo gli stili di vino migliori, provenienti da diverse regioni, che si abbinano perfettamente alla classica fonduta al formaggio.
Perché la fonduta al formaggio è una sfida per il vino?
La fonduta è ricca, cremosa e salata. La combinazione di formaggio fuso, vino bianco, aglio e kirsch richiede un vino che possa armonizzarsi con la consistenza, la componente grassa e la lieve acidità del piatto.
È importante che il vino non sia troppo corposo o ricco di tannini, poiché i tannini si sposano male con il formaggio fuso. Al contrario, freschezza, acidità e una certa mineralità sono molto apprezzate.
Classico: vini bianchi svizzeri
Cominciamo con l’opzione più tradizionale. In Svizzera si serve solitamente il Chasselas (conosciuto anche come Fendant) con la fonduta. Questo vitigno offre un’acidità delicata, una leggera nota fruttata e una freschezza minerale che completano piacevolmente il formaggio senza sovrastarlo.
Anche altri vini bianchi svizzeri, come quelli da Petite Arvine o Heida, funzionano molto bene – in particolare con fondute dal gusto più deciso, a base di Vacherin o formaggi d’alpeggio.
Alternative europee
Per chi ama guardare oltre i confini, anche l’Europa offre opzioni interessanti:
- Sauvignon Blanc (es. dalla Loira o dalla Nuova Zelanda): fresco, vivace, spesso con note erbacee e agrumate – un contrasto ideale alla ricchezza del formaggio.
- Grüner Veltliner (Austria): speziato, pepato, con una buona struttura acida – perfetto con fondute all’aglio o alle erbe.
- Pinot Blanc o Pinot Gris (Alsazia, Germania): morbidi e rotondi, con frutto delicato – un abbinamento elegante per fondute più delicate.
- Champagne o Crémant: per le occasioni speciali – le bollicine puliscono il palato e aggiungono raffinatezza.
Sorprendentemente buoni: vini strutturati dal Nuovo Mondo
Anche fuori dall’Europa ci sono vini che si abbinano benissimo alla fonduta:
- Chardonnay (non barricato) da zone fresche (es. Oregon, Cile, Sudafrica): fresco, equilibrato, con una leggera cremosità – una bella struttura che richiama quella del formaggio.
- Riesling (secco) dall’Australia o dalla Germania: acidità e frutto in grado di bilanciare il grasso della fonduta – sempre con eleganza.
- Chenin Blanc (es. dal Sudafrica o dalla Loira): molto versatile – a seconda dello stile può essere fresco e minerale o morbido e cremoso.
Da evitare
Non tutti i vini si adattano alla fonduta. Ecco alcuni da evitare:
- Vini rossi con molti tannini (es. Cabernet Sauvignon, Syrah) – diventano amari con il formaggio fuso.
- Vini dolci – competono con la sapidità e l’umami del formaggio.
- Vini bianchi molto legnosi – le note tostate coprono i delicati aromi del formaggio.
Conclusione: varietà invece di monotonia
Che si scelga il tradizionale Chasselas o qualcosa di più creativo come Sauvignon Blanc, Grüner Veltliner o Chenin Blanc, l’abbinamento perfetto per la fonduta dipende dal gusto personale. L’importante è che il vino porti freschezza, equilibrio ed eleganza – per offrire al piatto cremoso la leggerezza necessaria.